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Le sospensioni della mountain bike

le forcelle anteriori

Anche le forcelle necessitano di una revisione periodica. Ogni costruttore ne indica un intervallo basato sulle ore di utilizzo della bici. Va considerato che gli intervalli si abbassano se la stazza del biker è un po’ sopra la media o se ne facciamo un uso su per corsi molto più accidentati rispetto alla normale sentieristica cross-county (es: enduro o downhill)

tabella tempi di manutenzione Rock Shox

tempi di manutenzione Fox

Dalle tabelle sopra si deduce che l’intervallo di manutenzione non deve superare le 100-125 ore.

Attenzione: l’operazione di revisione completa richiede un po’ più di manualità rispetto ad altri lavoretti che è possibile effettuare da soli, per cui il mio consiglio è quello di farla eseguire dal vostro meccanico di fiducia.

La verifica della pressione d’aria nello stelo è possibile farla da soli. Occorre dotarsi di una pompa specifica adatta alle pressioni elevate necessarie per le forcelle.

La pressione dell’aria, come è intuibile, dipende da vari fattori: peso del ciclista, uso, escursione, marca ecc.

Esiste però un metodo affidabile ed ormai quasi universalmente adottato: il SAG

Il SAG rappresenta la misura dell’affondamento statico della sospensione. Detto in altre parole, misura quanto affonda la sospensione a bici ferma, con il ciclista sulla sella, in posizione di pedalata.

Il SAG può essere espresso in percentuale, ovvero quanto la forcella affonda rispetto alla propria escursione massima

SAG = (escursione massima a vuoto – escursione rimanente con noi sulla bici) / escursione massima a vuoto * 100

a titolo di esempio se ho:

escursione massima a vuoto= 160 mm
escursione rimanente con me sopra alla bici = 120 mm

SAG= (160-120)/160*100

avrò un SAG di 25

Alcune considerazioni:

Un SAG alto, sta a significare che ho tarato la sospensione molto morbida, posso quindi incorrere più facilmente nei fine corsa e per la forcella anteriore andrò ad accentuare l’angolo del canotto di sterzo ottenendo una bici più “chiusa”.
Contrariamente a quanto si possa pensare, utilizzare tutta l’escursione disponibile sull’anteriore può rendere la bici molto pericolosa.
Attenzione, immaginiamo un garden-rock in discesa (una sassaia, per dirlo in termini meno fighi….), la forcella ha già utilizzato molta della sua corsa o, peggio, è proprio al limite, in questo caso l’angolo di forcella reale può passare, ad esempio dai 66 gradi a meno di 75-78, quindi “mangiarsi”  oltre 10-12 gradi di angolo sterzo.
Mettiamoci pure che la pendenza del tratto è oltre i 25-30 gradi, il baricentro della bici si troverà ben oltre la ruota anteriore con il rischio concreto di fare un overbar (un botto in avanti, oltre il manubrio, per dirlo in termini meno fighi ….)
Quindi ricordate sempre questa regola per l’ammortizzatore: moscio davanti non va mai bene….. 🙂

Un SAG troppo basso, per contro, rende la guida molto nervosa e muscolare, poiché gli avambracci o le gambe devono provvedere anch’essi al movimento di molleggio.
Anche il fatto che le ruote tendano a saltellare in frenata è un indicatore che abbiamo settato il SAG un valore troppo basso.
Solo un motivo potrebbe consigliare bassi valori, ovvero se non si ha il “remote control” che permette il bloccaggio parziale o totale della sospensione e si devono affrontare dislivelli in salita considerevoli e quindi il “bobbing” delle sospensioni potrebbe dissipare preziose energie.

Come devo quindi comportarmi ?

se faccio dell’XC o Cross Country e quindi ho una front con i classici 100 mm di escursione, il SAG consigliato per la forcella anteriore è di circa il 15%. Tradotto in millimetri, l’affondamento è di soli 15 mm, con me sulla bici.

se ho una trail con una forcella da 130-150  cui vado a far escursioni abbastanza tranquille in montagna, il SAG consigliato va dal 18% al 23 %, quindi limitate l’affondamento al massimo a 30 mm

per l’enduro, dove ormai si utilizzano quasi sempre le forcelle con la misura da 160 mm, il valore di SAG, salvo casi soggettivi è circa il 30%. L’affondamento è circa 50 mm.

Come misuro il SAG

Innanzitutto procuratevi un righello e un amico:

  • si aprono tutti i blocchi, quindi tutto libero;
  • si posiziona la bici in piano, vicino a qualcosa su cui appoggiarsi come un tavolo o una sedia;
  • si tira giù l’o-ring dello stelo anteriore fino a portarlo a contatto con il para-polvere;
  • si sale sui pedali  vestiti e attrezzati come per l’escursione (quindi anche con lo zaino e l’acqua dentro);
  • simuliamo un paio di affondi in modo da sbloccare eventuali attriti statici, aiutandoci magari con le braccia e gambe;
  • spostiamo in nostro peso un pò più sulle braccia rispetto al peso sui pedali simulando la postura con cui affrontiamo una media discesa;
  • la sospensione in questa fase sta sopportando il vostro peso ed è appunto contratta di alcuni mm
  • con la mano tiriamo nuovamente l’o-ring fino a toccare nuovamente il para-polvere; meglio se lo fa l’amico …..
  • si scende piano piano dalla bici;
  • si misura con il righello la distanza che c’è tra l’o-ring e la parte alta della forcella; il valore dell’affondamento è la differenza tra la lunghezza nominale dello stelo e il valore rilevato dal righello;

A questo punto, se il valore di SAG è troppo alto occorre pompare un po’ d’aria negli steli e ripetere l’operazione. Viceversa sgonfiamo un po’ se il valore è troppo basso.

Una volta trovato il SAG giusto, mi raccomando di appuntarsi il valore di psi letto sulla pompa allo scopo di evitare tutte le volte che controllo la pressione di ripetere l’operazione di verifica dell’affondamento

Se avete tempo e voglia, date un occhiata e questo filmato su Youtube fatto da FOX sul settaggio del SAG.

 

 

 

 

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